Contingenti di pesca

La quantità di pesce presente nel mare non è inesauribile. La determinazione di un contingente di pesca stabilisce la quantità di pesce che ciascun paese può catturare annualmente. La denominazione internazionale dei contingenti di pesca è TAC, Totali Ammissibili di Catture (Total Allowable Catch).

Sulla base delle cifre stabilite dagli esperti ogni anno vengono determinate le quantità di ciascun tipo di pesce che possono essere pescate nel Mare del Nord (o in una sua determinata area). A ciascun paese viene assegnata una parte, il contingente di pesca, di tale quantità massima. Quando un paese raggiunge il proprio contingente non potrà più pescare quel tipo di pesce in quell’area. Queste quantità vengono stabilite di anno in anno per ciascun tipo di pesce. Se un determinato tipo di pesce diviene meno numeroso, la sua quantità pescabile sarà inferiore. In tal modo lo stock ittico di quel pesce potrà nuovamente aumentare. Nel periodo della riproduzione, comunque, non viene disturbato alcun tipo di pesce.

Se la pesca diventasse eccessiva (sovrapesca), mari come quello del Nord verrebbero “svuotati” piuttosto rapidamente. È quindi di estrema importanza dal punto di vista ecologico ed economico determinare nel modo più preciso possibile il contingente di pesca annuale per ciascuna qualità di pesce, al fine di evitare la sovrapesca. Essa, infatti, potrebbe causare danni irreparabili all’intero ecosistema marino dal quale dipendono i redditi di molte famiglie e la sopravvivenza di molte aziende, se non dell’intero settore.

Gli sforzi del settore ittico olandese sono fortemente orientati alla creazione di un’industria ittica sostenibile grazie al rispetto delle “3 p”:

  • people (persone)
  • planet (pianeta)
  • profit (proventi)

Si tratta di un processo a lungo termine nel quale è impegnato non solo il settore olandese ma anche quello internazionale. Più ancora che dai singoli paesi, un ruolo importante viene giocato dalla collaborazione fra le varie nazioni.

Per fortuna lo stock ittico della platessa nel Mare del Nord gode di buona salute anche grazie all’utilizzo di tecniche di pesca sostenibile. Volete sapere come capire se il pesce è stato pescato in modo sostenibile? Controllate che sulla confezione compaia il marchio MSC.

 

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Tecniche di pesca

La maggior parte delle platesse provengono dal Mare del Nord e vengono pescate nella zona antistante la costa olandese. Per poter continuare a gustare il più a lungo possibile questo delizioso tipo di pesce vengono utilizzate sempre più spesso tecniche di pesca sostenibile. Sembra che queste iniziative stiano dando buoni risultati, infatti lo stock di platesse nel Mare del Nord non è mai stato così numeroso da 50 anni a questa parte. La platessa viene pescata con diverse tecniche, ad esempio con impulsi elettrici, con la sfogliara e con il twinrig.

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Stock ittici

Sulla base dei calcoli degli esperti, ogni anno viene stabilita la quantità di platesse che possono essere pescate nel Mare del Nord (o in una parte di esso). A ogni paese viene assegnata una parte di questa quantità detta contingente di pesca.

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