Dal mare alla tavola
Sapete da dove proviene la platessa che avete nel piatto? Se nel piatto avete una gustosa platessa sapete che state mangiando pesce selvatico proveniente, con ogni probabilità, dal Mare del Nord e pescato da un pescatore olandese. Gli olandesi sono i maggiori esportatori di platessa, e ben l’80% delle platesse pescate da loro è destinato al mercato italiano.
Uomini e donne di mare
Su Principessa Platessa vi portiamo con noi nel “viaggio della platessa” facendovi conoscere i diversi passaggi del processo produttivo e gli uomini e le donne di mare che quotidianamente, e con tanta passione, fanno in modo che noi tutti possiamo godere di questo pesce prelibato. Abbiamo suddiviso così il processo produttivo:
- I pescatori olandesi, dove con l’immaginazione vi portiamo a bordo di una barca di pescatori di platessa,
- L’asta del pesce, dove vi spieghiamo i controlli di qualità, i metodi di smistamento e l’asta vera e propria,
- Lavorazione ed esportazione, dove potete leggere di come la platessa venga lavorata e come infine arrivi sulle vostre tavole.
Questo video vi regala una visuale davvero unica sulla vita dei pescatori. Guardatelo e imbarcatevi con noi alla scoperta della platessa.
Sapevate che i pescherecci passano in genere di padre in figlio e che spesso le famiglie di pescatori hanno la pesca nel sangue da secoli? Per questo motivo i pescatori fatto di tutto per mantenere viva la loro professione, tra l’altro pescando nel modo più responsabile possibile e usando tecniche di pesca sempre innovative.
Pesca responsabile
Il settore ittico olandese può a ragione ritenersi specialista della cattura del pesce piatto. Negli anni passati si è investito in maniera importante in nuove tecniche di pesca sostenibili. Questi metodi non solo proteggono l’ambiente grazie al ridotto impatto sui fondali e al minore consumo di carburante, ma garantiscono anche che la platessa sia di alta qualità. Viene anche ridotta al minimo la cosiddetta “pesca secondaria”.
Nel mare ci sono abbastanza platesse
Oltre a introdurre tecniche di pesca sostenibili, il pescatore rispetta le stagioni del pesce. Se si tiene conto del periodo di deposizione delle uova, la platessa può riprodursi con facilità e la quantità di pesce non diminuisce. Lo stock ittico è oggetto di costante attenzione da parte delle istituzioni europee. Grazie agli accordi internazionali e all’istituzione di quote (le quantità di pesce che è consentito catturare), oltre che ad accordi aggiuntivi all’interno del settore ittico, anche le future generazioni potranno continuare a gustare il nostro pesce. Ne consegue che la quantità di platesse presenti nel Mare del Nord è ottimale.
''Da maggio fino alla fine di ottobre peschiamo nel Mare del Nord, dove la platessa è di qualità superiore. A questo scopo utilizziamo le reti a strascico cosiddette gemelle. Questa tecnica consente una pesca responsabile non solo perché si consuma meno carburante ma anche perché le reti hanno un ridotto numero di maglie e quindi sono leggere, per cui viene ridotto al minimo il contatto con il fondale. In questo modo contribuiamo a una pesca sostenibile e noi “amministratori” del Mare del Nord siamo i primi a trarne vantaggio. Quindi gustatevi tranquillamente la “nostra” platessa del Mare del Nord!''
Pieter Sperling, capitano della OD6