Cucina regionali: la Toscana, platessa con castagne e vin santo

Venerdì 2 November 2018
Cucine regionali: la Toscana, platessa con castagne e vin santo

Adoro l’autunno 🍂! Dal punto di vista culinario è indubbiamente la mia stagione preferita perché offre prodotti che trovo particolarmente appetitosi. Funghi, zucche, cachi, tartufi e soprattutto le mie amatissime castagne: come potrei non amare ingredienti così buoni e perfetti per il comfort food che le temperature in abbassamento ci fanno desiderare? E poi il profumo del caminetto acceso! E’ una di quelle piccole cose in grado di rendermi davvero felice poiché mi ricorda la mia infanzia, quando passavamo le lunghe vacanze estive in Toscana e i miei genitori portavano me e mia sorella in giro per questa splendida regione a caccia di piatti e prodotti tipici da assaggiare. L’aroma della legna che ardeva nei caminetti dei ristorantini di campagna dove a settembre assaggiavamo deliziosi manicaretti a base di cinghiale (la mia carne preferita) è rimasto indelebilmente impresso nella mia memoria olfattiva, così come quelli dei piatti tipici di questa splendida regione.

La Toscana è tra le zone dell’Italia più ricche di castagneti. Se anche voi adorate questi meravigliosi frutti autunnali non potete perdervi le sagre della castagna e dei marroni che si tengono in questo periodo tra cui quelle di Acerno (SA) dal 10 all’11 novembre, quella di Stio (SA) dal 31 ottobre al 3 novembre, dal 14 ottobre al 4 novembre a Foiana (BZ) e quella a Sant'Agata di Esaro (CS) dal 9 all’11 novembre.

Il castagnaccio, naturalmente dolce senza che occorra aggiungere zucchero, è la prima leccornia che viene in mente quando si parla di castagne e di Toscana. Non sottovalutiamo però l’utilizzo di questo meraviglioso frutto per la preparazione di piatti salati!

Visto che ottobre è uno dei mesi in cui la mia amica Principessa Platessa è al top della forma – è bella “in carne” e particolarmente saporita – ho pensato a un abbinamento castagne-platessa perfetto per l’autunno al quale ho aggiunto un altro meraviglioso frutto autunnale, la zucca.  

Da dicembre in poi le attività di pesca vengono sospese per riprendere a maggio, quando la Principessa ha terminato il suo ciclo riproduttivo e può essere nuovamente catturata senza danneggiare lo stock ittico.

Per far ciò, i pescatori olandesi utilizzano la tecnica a impulsi che rende possibile una pesca di tipo responsabile non solo perché riduce di almeno metà i consumi di carburante rispetto ai metodi tradizionali ma anche perché vengono ridotti al minimo il contatto col fondale marino e i relativi danni da esso causati.

Questa ricetta che ho pensato per Principessa Platessa è ispirata alla Toscana e a due dei suoi ottimi prodotti: le castagne e il vin santo, il vino liquoroso in cui i toscani amano inzuppare i cantuccini dopo cena, perfetto anche per accompagnare le tenere carni della platessa. Provatela e fatemi sapere cosa ne pensate!

Provatela - fate clic su questo link - e fatemi sapere cosa ne pensate!

Un saluto da me e da tutto il team di Principessa Platessa! 🙂

Nicoletta


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