La carenza di vitamina D

Giovedì 11 February 2021
Vitamine D

Riprendiamo il discorso lasciato a gennaio dove abbiamo chiarito il ruolo cardine della vitamina D nel garantire le nostre difese immunitarie. Cosa succede se abbiamo bassi livelli di questa vitamina nel nostro sangue?

Innanzitutto, le nostre difese immunitarie saranno meno reattive e probabilmente andremo incontro più facilmente ad infezioni di vario genere. Non solo: anche le nostre ossa ne risentiranno! Come ricordato, il calcio e la vitamina D sono fondamentali per il benessere del nostro sistema scheletrico.

Chi è più a rischio?

Una condizione di carenza di vitamina D si manifesta soprattutto in individui con patologie epatiche o renali, perché fegato e reni sono responsabili della trasformazione della vitamina D nella sua forma attiva; quindi in persone con sovrappeso o obese, perché la vitamina D, essendo lipofila, si va ad accumulare nelle cellule del tessuto adiposo; in persone che seguono terapie farmacologiche (es. cortisonici che interferiscono con il metabolismo della vitamina D); in chi non si espone al sole o non pratica attività all’aperto e in chi non consuma alimenti contenenti vitamina D.

Paradossalmente in Italia molte persone hanno bassi livelli di vitamina D nonostante la buona quantità di sole estivo. Nel mio paese di origine (Olanda), la vitamina D viene aggiunta alle margarine (insieme alla vitamina A), per prevenire eventuali carenze nella popolazione. La margarina (purtroppo) è un grasso molto utilizzato in Olanda.

Come lucertole ricerchiamo dunque la nostra dose giornaliera di sole, ma non limitiamoci a questo. Introduciamo nella nostra alimentazione tutti quegli alimenti che sono ricchi di vitamina D. Non sono tantissimi, sarà per questo più facile tenerli a mente: pesci grassi come aringhe, salmone, tonno, uova di pesce, caviale; tuorlo d'uovo, formaggi, latticini, burro e fegato di alcuni animali. Anche i filetti di platessa costituiscono una buona fonte di vitamina D, oltre che di vitamine idrosolubili del gruppo B, come la tiamina (B1), la niacina (PP), la piridossina (B6) e la cobalamina (B12) e quantità utili di fosforo, ferro, zinco e di iodio.

Tutti questi alimenti ci aiuteranno a rafforzare le nostre difese immunitarie, fornendo la giusta quantità di vitamina D. In questi tempi di Covid, influenza e poco sole, consiglierei di non dimenticare l’assunzione degli alimenti citati e di assumere un integratore di vitamina D nel caso il livello sanguigno fosse inferiore a 30 nanogrammi/dl.

Anette


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