Pesce fresco e congelato, scelte e sicurezza alimentare

Martedì 17 July 2018

Buongiorno a tutti! Qui nei Paesi Bassi luglio è il mese dedicato alla platessa e sapete perché? In questo mese la mia amica Principessa è al top della forma poiché proprio in questa stagione raggiunge il suo peso massimo ed è bella “in carne”, e quindi anche molto appetitosa.

Oltretutto è uscita dalla fase riproduttiva, periodo che va da dicembre a marzo e durante il quale la sua pesca viene interrotta per consentirle di deporre le uova e, ai piccoli pesci appena nati, di crescere. In inverno, poi, le platesse mangiano poco o quasi niente e sono quindi molto magre. Da maggio alla fine del periodo estivo si trovano invece platesse più “abbondanti”, oltre che sostenibili, ed ecco perché il Centro Olandese del Pesce ha decretato luglio mese della platessa.

Avrete sicuramente provato la platessa surgelata ma avete mai assaggiato quella fresca? Se durante la primavera e l’estate vi capita di trovarla al banco pesce del supermercato o in pescheria (la riconoscete dalle belle macchie arancioni sul manto bruno) non fatevela sfuggire perché è davvero speciale! Per me è stata una vera scoperta: carni tenerissime e delicate, quasi burrose, un leggero profumo di mare e una versatilità incredibili! Amo la platessa in tutte le sue manifestazioni ma fresca è davvero di una bontà unica.

A proposito di pesce fresco, sapete come riconoscerlo e sceglierlo? Se avete di fronte a voi del pesce intero, non ancora pulito e sfilettato, controllatene gli occhi, che devono essere trasparenti e “vivi”, quindi mai opachi e velati, nonché le branchie, che devono essere caratterizzate da un bel colore rosso vivo. Il muco cutaneo che ne ricopre la superficie dev’essere trasparente e acquoso, inoltre le squame devono aderire bene alla pelle. Basatevi anche sul suo odore: il pesce fresco non odora mai “di pesce” ma ha un delicato sentore di mare e questo vale anche per la nostra platessa. Una volta che è stato sfilettato è più difficile riconoscerne lo stato di freschezza, però anche in questo caso la presenza di un buon profumo di mare è molto indicativa. Per ulteriori consigli su acquisto e conservazione potete leggere questa pagina: acquisto e conservazione

Se invece acquistate pesce surgelato, leggete sempre bene le etichette! Spesso, al posto dei pesci che siamo soliti consumare ci vengono proposti prodotti sostitutivi che arrivano da paesi lontani quali il Vietnam (il pangasio) o la Tanzania (il pesce persico africano) e dai costi molto bassi, tra cui anche la tilapia. Si tratta di pesci spesso meno pregiati di quelli che siamo soliti consumare. Controllate quindi molto bene le etichette e, in caso di dubbi, non esitate a cercare con Google immagini dei filetti di platessa e di altri pesci in modo da imparare a distinguerli correttamente.Cercate poi di evitare il pesce crudo. Per essere realmente sicuro dev’essere stato correttamente abbattuto prima di essere portato in tavola, ovvero rapidamente congelato a  20°C per almeno 24 ore in modo da eliminare il pericolo di intossicazione da parte di parassiti quali il pericolosissimo anisakis. La corretta cottura del pesce scongiura eventuali pericoli legati ai parassiti distruggendoli grazie alle elevate temperature. Per consigli su come preparare al meglio la nostra Principessa, leggete questo capitolo: modi e tempi di preparazione.

Bene, spero di avervi dato qualche piccola informazione utile sulla mia amata platessa e sul pesce in generale e vi auguro un’estate bellissima, sana e piena di pesce saporito! E mi raccomando: se vi servono consigli e un po’ d’ispirazione per preparare piatti buoni e leggeri nel periodo estivo non esitate a consultare la nostra pagina delle ricette!

Un caro saluto,

Nicoletta


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