Catture accidentali: cosa sono?

Le catture accidentali sono costituite dal pesce che viene pescato da un peschereccio insieme alla specie bersaglio. Ad esempio una nave che pesca la platessa nel Mare del Nord non può evitare che finiscano nelle sue reti anche altri pesci piatti come la sogliola. In questo caso, la sogliola viene definita cattura accidentale (o accessoria).

Anche se la sogliola non appartiene alla specie bersaglio del peschereccio, il pescatore è contento di questo pescato supplementare. La sogliola è infatti una specie molto interessante dal punto di vista commerciale, vendibile senza problemi. Si parla quindi in questo caso di “cattura accidentale desiderata”.

Catture accidentali indesiderate

A volte vengono catturati pesci di specie che non sono interessanti dal punto di vista commerciale o che sono ancora troppo giovani. In questo caso si parla di “cattura accidentale indesiderata”. Per un pescatore ridurre questo tipo di cattura accidentale è importante per evitare che le stive si riempiano più in fretta e che quindi sia costretto a rientrare in porto prima del tempo, con conseguente spreco di denaro. Inoltre, molti di questi pesci non sono adatti al consumo umano.

Per evitare il più possibile le catture accidentali indesiderate è importante utilizzare le tecniche di pesca più adatte. Un ruolo importante gioca a questo proposito la dimensione delle maglie delle reti, oggetto di studio nello sviluppo delle tecniche di pesca.

 

Tecniche di pesca

Sostenibilità

Un pesce sostenibile

Il settore ittico attribuisce grande importanza alla produzione ittica socialmente responsabile. A questo scopo si tengono in considerazione ecologia, benessere degli animali, sicurezza alimentare e attenzione alla qualità. Il settore ittico olandese è un ambiente dinamico all’interno del quale tutti si impegnano al massimo per la produzione di pesce sostenibile, sano e gustoso. È grazie agli operatori del settore che anche in futuro potremo continuare a gustare la platessa, eccellente prodotto naturale regalatoci dal Mare del Nord.

Per saperne di più

Sostenibilità

Tecniche di pesca

La maggior parte delle platesse provengono dal Mare del Nord e vengono pescate nella zona antistante la costa olandese. Per poter continuare a gustare il più a lungo possibile questo delizioso tipo di pesce vengono utilizzate sempre più spesso tecniche di pesca sostenibile. Sembra che queste iniziative stiano dando buoni risultati, infatti lo stock di platesse nel Mare del Nord non è mai stato così numeroso da 50 anni a questa parte. La platessa viene pescata con diverse tecniche, ad esempio con impulsi elettrici, con la sfogliara e con il twinrig.

Per saperne di più

Il viaggio della platessa

Da dove proviene la vostra platessa?

Sapete da dove proviene la platessa che avete nel piatto? La maggior parte delle platesse provengono dal Mare del Nord e vengono pescate nella zona antistante la costa olandese. Il Mare del Nord è pulito e ricco di cibo, rappresenta un’importante “sala parto” per i pesci piatti ed è particolarmente adatto alla pesca fin dall’antichità. Questo mare viene sfruttato in modo sostenibile ed è il meglio gestito e più studiato al mondo. Continuate a leggere per ulteriori informazioni sul “viaggio” fatto dalla platessa per arrivare sul vostro piatto.

Per saperne di più