Catture accidentali: cosa sono?
Le catture accidentali sono costituite dal pesce che viene pescato da un peschereccio insieme alla specie bersaglio. Ad esempio una nave che pesca la platessa nel Mare del Nord non può evitare che finiscano nelle sue reti anche altri pesci piatti come la sogliola. In questo caso, la sogliola viene definita cattura accidentale (o accessoria).
Anche se la sogliola non appartiene alla specie bersaglio del peschereccio, il pescatore è contento di questo pescato supplementare. La sogliola è infatti una specie molto interessante dal punto di vista commerciale, vendibile senza problemi. Si parla quindi in questo caso di “cattura accidentale desiderata”.
Catture accidentali indesiderate
A volte vengono catturati pesci di specie che non sono interessanti dal punto di vista commerciale o che sono ancora troppo giovani. In questo caso si parla di “cattura accidentale indesiderata”. Per un pescatore ridurre questo tipo di cattura accidentale è importante per evitare che le stive si riempiano più in fretta e che quindi sia costretto a rientrare in porto prima del tempo, con conseguente spreco di denaro. Inoltre, molti di questi pesci non sono adatti al consumo umano.
Per evitare il più possibile le catture accidentali indesiderate è importante utilizzare le tecniche di pesca più adatte. Un ruolo importante gioca a questo proposito la dimensione delle maglie delle reti, oggetto di studio nello sviluppo delle tecniche di pesca.